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Con il prezioso contributo di
Francesca Caruso e Sonia Raimondi

"Tramite antichi manoscritti e racconti ho cercato di dare ordine alla frammentaria storia delle origini di Exodus. Gli studiosi e i Cantastorie sostengono che tutto sia stato creato per volere degli Spettri, eppure sono convinto che ci sia qualcosa di più.

Non posso assicurarti che quello che sto per dire sia l'assoluta verità. È un intreccio di ricordi, sogni e deliri, ma è tutto ciò che so."

                          Meso, il Cercastorie di Exodus

"Stavo avanzando nella nebbia, cauto, quando notai una figura immobile fra le onde scure. Era un uomo dall’aspetto pallido e con un solo occhio a scrutarmi.

«Chi sei?»

«L’inizio,» rispose l’essere, con una voce che sembrava provenire dal mare stesso. Fece una pausa lunga, un attimo che parve un secolo, e iniziò a raccontare dell’origine del mondo.

 

In principio, disse, vi erano solo ripugnanti e torbide acque: un vasto oceano conosciuto con il nome di Caos, in cui ogni cosa si agitava in un vortice eterno. Nel cuore di questa sconfinata distesa i Vortici della Convergenza, i quattro mulinelli viventi, si muovevano senza pace. Non erano semplicemente parte del Caos: loro erano il Caos.

I Vortici increspavano le acque, impedendo loro di prendere forma. Eppure, nonostante i loro continui sforzi, frammenti di materia si coagularono, dando origine ai primi esseri viventi: i Campioni della Scissione, ovvero grotteschi ammassi umanoidi in grado di camminare sul Caos come fosse fatto di dura pietra. La loro nascita fu violenta. Furono improvvisamente strappati dal Caos e dalla coscienza dei Vortici, un’esperienza per loro lacerante. Eppure, nonostante il tormento, i Campioni erano incredibilmente potenti.

Spaventati dalla loro crescente forza, i Vortici li spinsero l’uno contro l’altro. Ogni Campione cominciò a credersi il solo degno di dominare il Caos, e così si annientarono in incessanti battaglie: quando uno di loro periva veniva immediatamente rimpiazzato da un altro, sempre più forte, sempre più intelligente.

Fu un ciclo di distruzione inarrestabile finché, un giorno, emerse dalle acque qualcosa di nuovo: il Campione Mutilato. Era privo della parte inferiore del corpo e di entrambe le braccia, ma i suoi occhi di ghiaccio vedevano tutto, e la sua abominevole voce sovrastava quella dei quattro Vortici. Giaceva in pace nelle onde del Caos, con il busto rivolto verso l’alto.

Gli altri Campioni lo ignorarono, convinti che fosse così debole da sciogliersi spontaneamente da un momento all’altro. I quattro Vortici parlarono al Mutilato, denigrandolo ed esortandolo a riunirsi al Caos per porre fine alla sua miserabile esistenza. Ma lui non ascoltò: si limitò, in silenzio, ad osservare gli altri Campioni combattere. Poi accadde qualcosa di inaspettato.

 

Fino ad allora, ogni Campione sconfitto aveva accettato passivamente il suo ritorno al Caos, ma quel giorno uno di loro si ribellò: un Campione, colpito mortalmente, vide il suo corpo iniziare a sciogliersi e, terrorizzato, implorò aiuto.

Il suo grido giunse fino al Mutilato che, con sdegno, lo chiamò a sé. Il Campione Implorante, ormai prossimo alla fine, con le ultime forze rimaste si allontanò da colui che lo aveva ferito e si avvicinò al Mutilato, che gli disse: «Se desideri vivere, da ora in poi dovrai vedere il mondo con il mio occhio destro. Strappati il tuo e prendi il mio.»

Il Campione obbedì senza esitare: si strappò un occhio e lo posò nella cavità vuota e fredda del Mutilato. In quel momento, il suo corpo cessò di sciogliersi e si gelò all’istante.

Il Campione, ora salvo, si inginocchiò davanti al Mutilato e disse: «Mio salvatore e divinità, tuoi sono i colori con cui vedrò questo mare ripugnante. Tuo è il muro di ghiaccio che mi separerà dalle mie origini oscure. Rendi questa gelida prigione il flagello del Caos.»

Allora, una nuova entità emerse dall’ombra del Campione Congelato e nacque la prima Divinità: Prigionia. I Vortici, sgomenti, compresero che la loro influenza stava lentamente svanendo.

 

Il Vortice dell’Est parlò: «Ciò che farai oggi sarà disfatto domani.»

Dal suo cuore si generò una divinità che fu l’opposto del salvifico ghiaccio: Distruzione.

Il Vortice dell’Ovest ruggì di rabbia: «Ciò che creerai ti odierà.»

Nacque Corruzione, divinità che si scisse in due, dando vita al Re e alla Regina dei Demoni. Essi furono confinati in un mondo speculare, in attesa di essere richiamati per una missione.

Gli altri due Vortici, parlando all’unisono, maledissero il Mutilato: «Il tuo nome sarà causa di guerre, maledizioni e stermini.»

Dalle loro acque si sollevarono Guerra, Maledizione e Carestia.

Una volta nate tutte le nuove entità, i Vortici perirono, lasciando Exodus nelle loro mani, oltre che in quelle dei sette Campioni conosciuti successivamente come Avarizia, Lussuria, Accidia, Gola, Superbia, Invidia e Ira.

Del Mutilato con l’occhio di ghiaccio, invece, non si seppe più nulla.

 

«Che storia assurda è mai questa? Chi sei, davvero?»

«Hai detto di chiamarti Meso, giusto? Sappi che i Cantastorie non credono a ciò che so, né credono nella mia esistenza. Li ho incontrati solo una volta e ciò che gli Spettri hanno instillato nelle loro menti è difficile da cambiare.»

L’uomo si tolse la benda, rivelando un occhio di ghiaccio, un gelido e impenetrabile sguardo: ero di fronte a qualcosa di terrificante.

Exodus è un mondo spezzato, un pianeta arido dal crepuscolo eterno. La superficie è un mare desolato di terre brulle e spoglie, attraversato da creature mostruose. L'aria stessa sembra trattenere l'eco di un passato perduto, un mondo devastato da eventi che hanno cancellato ogni ordine e speranza.

Quel che rimane della civiltà si è riunito in città-fortezze, baluardi di resistenza che sorgono come isole in un oceano ostile. Ogni città vive in isolamento: le interazioni sono state interrotte da tempo immemore, portando a enormi disparità sul piano tecnologico e culturale. Alcune, infatti, si aggrappano a mezzi rudimentali per sopravvivere, mentre altre hanno raggiunto nuove vette di sviluppo.

L'ordine è imposto con mano ferrea dai Cavalieri, la massima autorità politica e militare. Sono dotati di poteri straordinari, incarnano la legge e il giudizio.

A capo dei Cavalieri vi sono le Signore della Guerra, Rosabianca e Irisnero, figure tanto enigmatiche quanto temute. Guidano le loro legioni in un'eterna crociata contro i Vacui: creature un tempo umane che, ora perdute e senz'anima, infestano Exodus. Sono un'ombra incombente che si insinua ovunque, dilaniando e divorando. Quando la loro corruzione raggiunge il picco massimo diventano Orrori, creature il cui corpo mostra una deforme fusione di tutto ciò che hanno distrutto e di cui sono nutrite.

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Umani

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Vacui e Orrori

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Biomacchine

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Nephilim

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Draghicarcassa

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Neroplasti

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Demoni

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Spettri

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Draghi

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Morbus

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Senzavoce

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Bestie

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Figlie della Cattedrale

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