Spettri
Gli Spettri esistono sin dall’alba dei tempi. Sono gli Dèi di Exodus, esseri immortali inizialmente saggi e curiosi, ma ora disinteressati ad ogni cosa. Hanno visto troppo. Hanno vissuto troppo. Nulla più li stupisce, nulla più li muove, se non l’occasionale capriccio di giocare con l’effimera vita delle creature che popolano il mondo.
Molti Spettri osservano Exodus con un misto di curiosità e noia, e concedono doni di immenso potere a individui scelti senza alcun criterio. Infatti non lo fanno perché questi siano meritevoli, ma solo per vedere cosa accadrà. Gli esseri che ricevono tali benedizioni si illudono di essere i prescelti, semidei… completamente ignari di essere solo giocattoli nelle mani dei divini Spettri.
L’immortalità, che un tempo veniva scambiata per un dono, ora è diventata una condanna. Alcuni Spettri, incapaci di sopportare l’eternità, hanno abbracciato la Corruzione dei Demoni, nella speranza che li consumasse. Ma per loro, la dissoluzione è lenta, crudele, incompleta. Anche nella loro caduta, rimangono prigionieri di se stessi. Coloro che soccombono diventano Vacui, ma il cambiamento è quasi impercettibile: la stessa esistenza statica, lo stesso tormento eterno. Diventare un Orrore significherebbe libertà. Perdere ogni frammento di sé, smettere di esistere come coscienza. Eppure, la Maledizione dei Demoni è troppo debole per corromperli.
Gli Spettri più antichi, consumati dalla disperazione dell’immortalità, si sono ritirati in un luogo remoto e proibito: Dove l’Uomo non Osa. Un territorio ostile, avvolto da un’aura oscura. Chiunque osi avvicinarsi viene sopraffatto da una consapevolezza superiore, una rivelazione così schiacciante da frantumare la mente. Le vittime di questa visione impazziscono, trasformandosi in mostruosità senza ragione, creature più terrificanti degli stessi Orrori, condannate a infestare quelle lande desolate.
Gli Spettri Antichi giacciono lì, immobili da eoni, più simili a gigantesche carcasse che a esseri viventi. Non parlano più. Non agiscono più. Il loro corpo pulsa di un potere inconcepibile, ma la loro mente è altrove, imprigionata in un limbo.
Privi di scopo e incapaci di morire, gli Spettri Antichi attendono passivamente una fine che sanno non arriverà mai. In questa lenta dissoluzione, sono divenuti estranei persino agli altri Spettri, un’ulteriore condanna dell’immortalità.

